Gli antichi abitanti punici di Sulky, attuale paese di Sant’Antioco, usavano seppellire i loro morti presso la necropoli, che, all’epoca, era ubicata fuori dal centro abitato e le cui tombe venivano scavate su un colle roccioso, come era tipico per i punici e come accadeva anche a Cartagine e a Cagliari (Tuvixeddu).
Quello che noi conosciamo oggi, che è ancora visibile e in parte almeno visitabile, è ciò che rimane della necropoli punica, che ebbe una vita compresa tra la fine del VI – V sec. e il III sec. a.C. circa (fig. 1), mentre la necropoli fenicia è stata individuata, grazie a ritrovamenti sporadici, nei pressi dell’attuale via Perret, nella parte bassa dell’attuale abitato, verso il mare, ed è databile al VII sec. a.C.